sabato 2 giugno 2012

Scrofa Semilanuta



L'animale simbolo di Milano (prima dell'avvento del biscione visconteo) era la scrofa “semilanuta”. Se togliamo la qualifica "semi-lanuta" derivante da Medio-lanum, resta pur sempre la scrofa. L'Alciati narra che quando Belloveso giunse in Insubria, elesse sette savi che consultarono l'oracolo per sapere in quale luogo dovessero fare le fondamenta. La risposta dell'oracolo fu "che una scrofa ricoperta di lana segni il principio e il nome della città". In realtà il luogo non è mai scelto dagli uomini, ma solo "scoperto": lo spazio sacro si rivela a loro tramite l'orientamento astronomico e grazie a un animale che, lasciato libero, viene sacrificato nel punto in cui viene trovato il giorno dopo. Per i Celti la dea solare Belisama aveva come ierofania una scrofa bianca, soppiantata successivamente dal cinghiale bianco, sacro al dio solare Lug. Come la scrofa era legata al ciclo lunare, così il cinghiale era connesso a quello solare e all'aggressività dei guerrieri. I Celti seppero armonizzare nella loro spiritualità il regno lunare della scrofa con quello solare del cinghiale; entrambi gli animali avevano il dono di guidare oltre le porte del mondo visibile, per cui potevano essere utilizzati per individuare il nemeton in cui costruire il santuario. Data l'epoca arcaica in cui venne fondato il santuario degli Insubri e la prevalenza dei culti lunari su quelli solari nella religiosità dell'epoca, è possibile che sia stata veramente una scrofa bianca l'animale-simbolo di Milano e che il santuario fosse dedicato a Belisama (poi Minerva).

(dal sito www.storiadimilano.it )

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